I fratelli Navalny sono stati condannati a 3 anni e mezzo per frode nel cosiddetto affaire “Yves Rocher”. Oleg li trascorrerà in carcere, mentre Aleksei avrà la libertà vigilata.
Il blogger è agli arresti domiciliari dal febbraio 2014, poiché sta già scontando una sentenza “sospesa” di 5 anni per “appropriazione indebita” ai danni di una società di legname.
Secondo le opposizioni questi processi con le relative condanne sono motivati “politicamente”. Aleksei, che in passato ha organizzato nella capitale le principali manifestazioni contro il potere federale, ritiene che il carcere per il fratello sia un modo per “fare pressioni su di me”. Il Cremlino non ha voluto commentare il caso. Critiche, invece, piovono da Stati Uniti ed Unione europea.
I sostenitori del blogger hanno manifestato per protesta in piazza del Maneggio. Diversi sono stati i fermi operati dalla polizia. Nel settembre 2013, alle municipali a Mosca, Aleksei Navalny arrivò secondo, dietro al candidato del Cremlino, con un sorprendente 27% di voti.
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