Polonia. Katyń. In memoria di mio padre e del nonno.

15 Apr 2010

PLAndrzej_Sarjusz-SkapskiPOLSKI – ITALIANO.

10 kwietnia 2010 mój Tatuś, Andrzej Sariusz-Skąpski, prezes Zarządu  Federacji Rodzin Katyńskich, miał nad grobami w Katyniu, nad grobem  swego Ojca, powiedzieć te słowa.

Chciałabym, aby przyjęli je ode mnie wszyscy, którzy zechcą zmówić  modlitwę za wieczny spokój mojego Taty.

 Izabella Sariusz-Skąpska

 Honor poległym!
Katyń 1940 (ostatni list): Lech Makowiecki

ITALIANO

“Papà ha raggiunto il nonno nello stesso luogo, dopo una vita di lotte per avere giustizia e conoscere la verità”. Andrzej Sariusz-Skąpski era il presidente della Federazione delle Famiglie delle vittime del massacro di Katyń. E’ morto insieme al leader polacco Lech Kaczyński nella sciagura aerea di sabato 10 aprile. “Mercoledì 7  – ricorda tra le lacrime la figlia Izabella, segretaria della stessa organizzazione, – papà ed io eravamo al cimitero memoriale di Katyń all’incontro tra i due premier Tusk e Putin. In serata siamo rientrati a Varsavia. Poi il presidente Kaczyński l’ha invitato a tornare nuovamente con la sua delegazione ufficiale”.

 La foresta di Katyń è proprio un posto maledetto per voi polacchi. “Mia sorella, sabato, era arrivata prima al memoriale a Katyń con altri mezzi e stava aspettando papà quando è giunta la terribile notizia della sciagura. Nessuno poteva crederci”.

 Quanti anni aveva sua padre? “72 compiuti. Era nato nel 1937. Aveva una croce che si è portato dietro per tutta la sua vita: non si ricordava suo padre, che fu fatto prigioniero nel 1939, quando lui aveva 2 anni. Ecco perché aveva costantemente lottato per la verità su Katyń. Lui, a differenza del nonno, però, riposerà per sempre in pace a casa sua, a Cracovia”.

 Potrà questo ulteriore dramma aiutare la riappacificazione tra russi e polacchi in futuro?

 “Il 3 aprile alla cerimonia con i due premier era evidente che stava iniziando una nuova storia tra i nostri popoli. Il discorso di Putin è stato chiaro e noi tutti siamo tornati a casa pieni di speranza. Mio padre non stava nella pelle. Finalmente cambiavano i rapporti bilaterali. Questa sciagura aerea può davvero aiutare a superare gli ultimi ostacoli. Inizia una nuova storia. La conferma l’ho avuta nuovamente quando ho visto sabato notte il viso di Putin a Smolensk davanti alla carlinga dell’aereo”.

 Il primo canale russo, “Ort”, ha rivoluzionato i palinsesti ed ha mostrato domenica 11, addirittura in prima serata, il film di Andrzej Wajda “Katyń”, osteggiato per anni in Russia. Per la prima volta i sovietici, impegnati nella Seconda guerra mondiale, non sono né vittime né eroi, ma agiscono come criminali.

 “Mercoledì 7 eravamo in compagnia di Wajda e di sua moglie. Per lui, come ospite speciale, quella era la prima visita al memoriale. Mio padre aveva con sé alcune foto scattate in loro compagnia. Ho parlato poco fa con sua moglie: Andrzej è ora sotto shock. Con loro mio papà, mia sorella ed io avevamo cenato giovedì sera. E’ l’ultimo ricordo che ho di lui. Papà era felice. Dopo anni si aprivano nuovi orizzonti, nuove possibilità. La verità completa su Katyń era finalmente a portata di mano”.

Mi dica un suo ultimo pensiero.  “Per la nostra famiglia la tragedia di Katyń è stata un’ingiustizia. Mio padre ha perso suo papà a 2 anni. Adesso la sua amata nipotina, sempre di 2 anni, non lo vedrà più e quando lei sarà grande non se lo ricorderà come successe a lui con suo padre!”

Giuseppe D’Amato

1 Response to Polonia. Katyń. In memoria di mio padre e del nonno.

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gianni

April 17th, 2010 at 23:00

Se e’ vero quanto dicono i russi, la torre di controllo ha esortato il pilota ad atterrare a minsk perche smolensk era impraticabile per la nebbia, la decisione sciagurata di atterrare comunque l’ha presa il pilota o e’ stato forzato da qualcuno a bordo a farlo?

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