Polonia-Ucraina. Il tallone d’Achille delle strade.

12 Oct 2010

Strade dell’Est europeo insanguinate. Una giornata campale del genere non la si ricordava da tempo. In Polonia in uno scontro frontale ad una ottantina di chilometri da Varsavia 18 persone sono morte. Nella vicina Ucraina è stato addirittura proclamato il lutto nazionale in ricordo di 43 sfortunati viaggiatori, tra cui 3 bambini. I due Paesi slavi, sconfiggendo a Cardiff l’Italia nel 2007, hanno ottenuto l’organizzazione di Euro 2012 in programma tra un anno e mezzo.

La viabilità è uno dei loro più noti “talloni” d’Achille, insieme alla scarsa offerta alberghiera, tanto che l’Uefa ha intenzione di consigliare ai tifosi ospiti stranieri di utilizzare gli aerei per gli spostamenti. La Polonia ha destinato gran parte dei 67 miliardi di euro (pari ogni anno a quasi 3 punti del Pil nazionale), ottenuti dall’Ue dal bilancio comunitario 2007-2013, per l’ammodernamento della vie di comunicazione. I cantieri aperti sono numerosi (a settembre 2010 per 1.327 chilometri), la rete viaria è migliorata un pochino, ma il numero degli incidenti non tende a diminuire anche per l’imprudenza dei guidatori.

Il lavoro da compiere, però, – è necessario sottolinearlo – è immenso: nel 2007 il 3% delle vie di comunicazione polacche rispondeva agli standard continentali. Nel dicembre 2009 il Paese, esteso un po’ meno dell’Italia, poteva contare soltanto su 916 chilometri di autostrade e su 606 di superstrade.

Secondo i primi accertamenti è stata la nebbia una delle cause della tragedia di Nowe Miasto nad Pilica, oltre che all’eccessiva velocità. Un tir si è scontrato frontalmente con un autobus, pieno di passeggeri, su una carreggiata a doppio senso di marcia larga non più di 6 metri. Ma questa è la norma. Non esistono spesso per i camion percorsi alternativi. Così molte di queste strade provinciali, chiamate dai locali “dune” – poiché hanno il manto rovinato (si pattina) ed una segnaletica che lascia parecchio a desiderare – si trasformano in imbuti infernali da cui a volte non se ne esce.

Cosa pensasse di fare, invece, in Ucraina l’autista di un autobus con una cinquantina di passeggeri a bordo non è ancora chiaro. Con una manovra avventata non ha rispettato il segnale rosso di un semaforo ad un passaggio a livello incustodito ed ha invaso le rotaie, mentre transitava una locomotiva. La collisione, a Marganets – regione di Dnipropetrovsk – è stata violentissima tanto che dell’autobus di colore giallo non è rimasto quasi nulla.

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