Attentato Domodiedovo, un “regalo” ai nazionalisti.

28 Jan 2011

 “Questo è un bel regalo ai nazionalisti russi”. Aider Muzhdabaiev, vice direttore del quotidiano Moskovskij Komsomolets, il giornale più letto a Mosca, non ha dubbi: l’attentato all’aeroporto Domodiedovo serve soltanto alle forze più radicali.
  “I terroristi – esordisce al telefono questo tataro di Crimea, che vive da anni nella capitale russa, – hanno scelto benissimo il luogo dell’attentato. L’azione è stata pianificata in tutti i particolari. L’uscita del terminal arrivi internazionali sopra al parcheggio scoperto non è controllata. Vi sono tutti i macchinari, ma nessuno li usa. Sono passato di lì milioni di volte e non c’era mai neanche un poliziotto. Gli attentatori avrebbero potuto portare decine di chilogrammi di esplosivo e non solo sette.” 
 Allora il presidente Dmitrij Medvedev ha ragione a prendersela con i servizi di sicurezza presenti all’aeroporto? Il Cremlino ha annunciato di voler licenziare un sacco di gente: si stanno soltanto definendo le responsabilità. Si prevede un terremoto nelle alte sfere e non solo. “Lo ripeto: l’attrezzatura laggiù all’aeroporto c’è, ma nessuno la usa. Attenzione. Il messaggio di questi delinquenti è chiaro: ‘stranieri state alla larga dalla Russia. Questo non è un posto sicuro per voi’. E’ stato colpito il terminal arrivi internazionali, lo ripeto”.
  E Mosca, tra l’altro, ha vinto l’organizzazione delle Olimpiadi di Sochi nel 2014 e del campionato del mondo di calcio del 2018. Chi ci potrebbe essere dietro questa azione terrorista? La stampa federale pubblica una lunga lista di possibili ideatori. “E’ difficile dirlo senza tutti i necessari riscontri del caso. Se è stato realmente utilizzato un kamikaze, come finora riportato dalla polizia, il pensiero va subito agli estremisti del Caucaso. Su Internet quell’uomo, sempre che sia lui, ha fatto testamento in un video in cui urla ‘vi ammazzo tutti!’”
  Politicamente chi potrebbe avvantaggiarsi in Russia? Non dimentichiamoci che a dicembre sono previste le legislative e presto il tandem Medvedev – Putin dovrà scegliere il candidato del partito del potere per le presidenziali di marzo 2012. “Il russo medio è abituato a pensare automaticamente da anni che solo Vladimir Putin sia in grado di fronteggiare il terrorismo. E’ una questione d’istinto. Medvedev no, decisamente, no”.
  Mi permetta un’ultima domanda. E chi altro potrebbe sfruttare questo momento? “Se posso fare una previsione nelle settimane passate sono stati cruenti gli scontri xenofobi in piazza a Mosca tra i nazionalisti e i caucasici con morti e feriti. I primi chiederanno che il potere prenda misure maggiormente dure contro le minoranze. Gli attentatori non potevano fare di meglio”.

 

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