Russia – Regno Uniti, timidi raggi di sole dopo il gelo.

12 Sep 2011

Medvedev Cameron - Kremlin press service

 Timidi raggi di sole nelle relazioni russo-britanniche anche se i problemi da risolvere sono ancora tanti. Da dopo il caso Litvinenko – l’ex agente del Kgb ucciso a Londra con il polonio nel novembre 2006 – un premier di Sua Maestà non veniva in visita ufficiale a Mosca.
 David Cameron ha incontrato prima il presidente Medvedev poi il primo ministro Putin. “Abbiamo sistemi legali differenti – gli ha detto il capo del Cremlino -. Un cittadino russo non può essere estradato. Non lo permette l’articolo 65 della Costituzione”. Scotland Yard sospetta dell’omicidio Andrej Logovoj, oggi deputato alla Duma. Il premier britannico ha annuito, ma ha segnalato che la questione rimane aperta e non va assolutamente ridimensionata. Mosca e Londra non riattiveranno per ora i contatti sospesi tra i due servizi di sicurezza in funzione anti-terrorista.
 Lo stato di diritto, aveva rimarcato Cameron in precedenza in un discorso davanti agli studenti dell’Università di Mosca, è “vitale” anche per gli investimenti stranieri. Numerosi sono i dissidi tra compagnie dei due Paesi con interferenze della nomenklatura. Gli uomini d’affari d’oltre Manica si lamentano dell’eccessivo grado di corruzione in Russia, ma Medvedev ha risposto che anche nel Regno Unito tale piaga esiste.
 Intellettuali e politici britannici hanno pubblicamente chiesto al loro premier di riferire a Putin – evitato dopo l’autunno 2006 da tutte le massime cariche del Regno Unito – che le prossime parlamentari russe, previste per il 4 dicembre prossimo, non saranno considerate “democratiche” in Occidente se ai partiti dell’opposizione non verrà permessa la partecipazione.
 La Russia ha posto condizioni per una risoluzione ONU sulla Siria. Il Cremlino non vuole assolutamente dare carta bianca agli occidentali come successo in Libia.

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