Russia, campagna elettorale. Colpi bassi e fischi.

22 Nov 2011

 Fischi, ululati, urla di disappunto. Domenica sera all’arena Olimpiskij i solitamente freddi ed apatici russi hanno perso la loro proverbiale pazienza. Lo spettacolo, a cui avevano appena assistito, non era certo per signorine. Per ore degli energumeni si erano massacrati di botte nella “lotta senza regole”, uno speciale tipo di arti marziali in cui vale proprio tutto. 
  Dopo tre sconfitte consecutive il campione locale Fiodor Emeljanenko era finalmente riuscito a sconfiggere l’americano Jeff Monson. I 22mila dell’Olimpiskij festeggiavano contenti. Tra loro anche il premier Vladimir Putin, che, ad un certo punto, ha avuto la brillante idea di salire subito sul ring per stringere la mano al campione ritrovato. Non l’avesse mai fatto.
  Mentre due allenatori portavano via a fatica il bisonte americano, pieno di sangue ed ancora tramortito per le botte prese, il primo ministro ha iniziato al microfono a tessere le lodi di Emeljanenko. Dopo alcune timide urla dalle tribune è subito partita una fortissima e prolungata bordata di fischi che hanno coperto le parole di Putin. Facilmente immaginabile l’imbarazzo dei giornalisti che commentavano la riunione sportiva in diretta televisiva. 
 Blog e giornali hanno prontamente messo in rete il video con il vero sonoro. I notiziari dei canali federali hanno, invece, censurato l’incidente. 
 Siamo in campagna elettorale e il partito del potere “Russia Unita” tenta di cavalcare, con modi davvero poco rispettosi e sfacciati, qualsiasi evento. La cosa disturba e non poco. Per di più, prima della riunione all’Olimpiskij tutta la zona intorno allo stadio era stata isolata dalla polizia per permettere al premier ed ai notabili di Stato di arrivare in sicurezza, creando enormi problemi all’afflusso degli spettatori.
  Migliaia sono stati i commenti postati sul web. E’ difficilissimo trovarne alcuni a difesa del primo ministro, che viene generalmente apostrofato in maniera pesante ed irriverente. 
 Mai Putin, in 12 anni di potere, era stato contestato pubblicamente. “E’ la fine di un’epoca”, sostengono numerosi osservatori che sottolineano come la situazione economica in Russia stia diventando difficile e la gente inizia a mal sopportare la protervia di Russia Unita  soprattutto nelle province. 
 Domenica 4 dicembre si vota per le legislative, ma la sensazione generale è che la partita sia chiusa da un pezzo. Ai partiti liberali e riformisti anti-Cremlino non è stata nemmeno permessa la partecipazione al voto per varie ragioni giuridiche. Le altre compagini appaiono senza mordente e fanno il gioco di Russia Unita, che ha come capolista il presidente uscente Medvedev. Uno degli appelli, che più ripete su Internet, è “votate per tutti, ma non per il partito del potere”.

  Video del capitano del Traktor di Celjabinsk Antipov che, sempre domenica alla fine di una partita di hockey, legge un messaggio elettorale a sostegno di Russia Unita. Fischi anche per lui.

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